FIRENZE E IL COVID19

Il Covid19 mi ha fatto capire fino a che punto mi ero lentamente assuefatto all’incredibile condizione della città in cui vivo. Noi esseri umani, si sa, siamo adattabilissimi e finisce che ci abituiamo pressoché a tutto. Al punto che ci pare normale anche la cosa più assurda.

Aver ri-visto la città nella sua ossatura e nella sua bellezza ormai nascosta ci renderà consapevoli che non è possibile né desiderabile tornare alla normalità pre covid19? Edifici svuotati e trasformati integralmente in airbnb, ristoranti ovunque, solitamente orribili sia alla vista che per le pietanze offerte all’ignaro avventore, alberghi su alberghi, gelati dai colori improbabili, sfruttamento del lavoro, strade intasate di turisti e di macchine, chincaglierie di ogni tipo, baracche e baracchini, negozi, buche ovunque, abitanti con lo sguardo mediamente disperato.

La Disneyland del Rinascimento può tornare ad essere una città ‘popolare’, viva e vissuta? L’epidemia può farci ripensare Firenze e il suo sviluppo? O dobbiamo rassegnarci a un’inevitabile restaurazione del caos prepandemico?

Sono fra coloro che vorrebbero costruire un’alternativa, perciò ho firmato questo appello e vi invito a fare altrettanto: https://bit.ly/2MnMWmG