PISA, AEROPORTO DELLA TOSCANA
Siamo un progetto di governo alternativo alle ruspe della Ceccardi e ai carri armati di Giani. E la scelta di questo posto, per presentare le candidate e i candidati di Toscana a Sinistra per la circoscrizione pisana, lo dimostra. Il PisaMover è una delle opere inutili costruite con un forte investimento pubblico, 25 milioni su 70. Un’opera basata su un piano economico finanziario fantasioso, con utili inventati che dovevano arrivare da 5mila passeggeri il giorno, quando oggi ne porta in media 3.300. Questo dimostra che il project financing è un modello sbagliato dove i privati fanno i profitti e il pubblico ripiana i costi e infatti oggi qui al pubblico viene chiesto di tamponare la falla. Se fossimo stati noi al governo quest’opera non sarebbe stata progettata. Avremmo tenuto i binari della ferrovia che assicuravano lo stesso servizio ad un costo nettamente inferiore (oggi un viaggio dalla stazione all’aeroporto costa 5 euro!).
Davanti a noi c’è l’aeroporto. L’unico aeroporto strategico toscano per noi. Siamo rimasti in pochi a dirlo. Dal PD alla destra tutti vogliono ficcare una nuova pista da 2400 metri nella piana fiorentina per accontentare gli amici di Renzi. Noi ci continueremo ad opporre a questa follia, e continueremo a dire che i fondi pubblici che qualcuno vorrebbe al suo servizio, dovranno invece servire a velocizzare i collegamenti ferroviari tra Pisa e Firenze, così come tra il Porto di Livorno e l’aeroporto di Pisa. Il nostro piano strategico di sviluppo infrastrutturale è chiaro: Pisa è l’aeroporto della Toscana, va connesso bene con Livorno, che è il porto della Toscana e con la piana fiorentina che è l’area più densamente popolata della regione. Rinforzate queste arterie, vanno raddoppiati i binari per le tratte attualmente a binario unico. Un piano capace di dotarci di una rete ferroviaria avanzata, efficiente per pendolari e turisti, e realmente capace di vincere le diffidenze di chi ancora oggi sceglie l’auto privata per spostarsi.
I miliardi in arrivo dall’UE devono andare dove serve. E noi diciamo che tra le priorità c’è un Piano speciale di edilizia popolare per dare un tetto a tutti e tutte coloro che ne hanno diritto e bisogno. Noi diciamo che tra le priorità c’è il rafforzamento della sanità territoriale, come scritto nella legge istitutiva delle Case della Salute promossa da Toscana a Sinistra in Consiglio regionale e approvata in questa consiliatura. Noi vogliamo reinternalizzare i servizi che sono stati esternalizzati in questi anni, proprio in sanità, dal CUP alla diagnostica.
Serve poi una regione imprenditrice. Una regione che investe nei settori strategici, nella ripubblicizzazione dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, TPL….). Una regione che sa chi sostenere e chi non sostenere. La Toscana ha continuato a dare fondi pubblici ad aziende che poi hanno delocalizzato le produzioni fuori da questa regione, togliendo lavoro. Noi abbiamo le idee chiare a proposito: i fondi pubblici devono andare solo a chi assicura riconversione ecologica e lavoro stabile.
PER VEDERE IL VIDEO INTEGRALE DELLA PRESENTAZIONE -> Clicca qui