LA LIBERAZIONE DI FIRENZE

Quando penso alla liberazione di Firenze dal nazifascismo mi vengono in mente i volti bellissimi di Alessandro Sinigaglia e Aligi Barducci, di Tosca Bucarelli e Tina Lorenzoni. Penso ad Angiolo Gracci – il mitico comandante “Gracco” – a Bruno Fanciullacci e ad Anna Maria Enriques. Penso alle vittime dell’eccidio fascista di piazza Tasso, ai martiri di Radio Cora e agli innumerevoli caduti delle stragi nazifasciste che hanno insanguinato la Toscana in quei mesi terribili.

L’ 11 agosto di 76 anni fa, il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale era nascosto all’interno di un antico edificio di via Condotta, a pochi passi da Palazzo Vecchio, quando alle 7 del mattino diramò il famoso ordine di rivolta contro l’occupazione tedesca. Ordine che venne poi affisso sotto forma di manifesto in tutto il centro cittadino. Nel frattempo le brigate partigiane muovevano l’attacco alle retroguardie tedesche: la battaglia finale per la liberazione di Firenze iniziava proprio mentre si insediava il primo autogoverno cittadino dalla caduta del fascismo. Viva la Resistenza! Viva la Liberazione!