CECCARDI E GANDHI
Susanna Ceccardi รจ la candidata presidente di Salvini, Meloni e Berlusconi. Ha tenuto a farci sapere che si sente “๐ด๐ฎ๐ป๐ฑ๐ต๐ถ๐ฎ๐ป๐ฎ”. E che il Mahatma era un “sovranista d’altri tempi”.
A me fa piacere che Ceccardi faccia conoscere Gandhi al suo elettorato, spero che i leghisti ne approfondiscano la figura e il pensiero. Ma mi permetto di ๐ฑ๐๐ฏ๐ถ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ della sua buona fede nel citarlo.
Gandhi infatti fu il teorico di un approccio politico esattamente ๐ผ๐ฝ๐ฝ๐ผ๐๐๐ผ a quello di Salvini e Ceccardi: il satyagraha, ovvero l’agire guidati da satya (“veritร ”) e ahimsa (“non violenza”).
Per ragioni di spazio evito di elencare la lunga lista di scelte, dichiarazioni, persino campagne social, operate da Salvini, Meloni e, negli anni precedenti, da Berlusconi, in evidente controtendenza rispetto a veritร e nonviolenza. Da Genova 2001 fino alla strumentale fomentazione dell’odio razziale passando per Ruby nipote di Mubarak, tutto si puรฒ dire della destra italiana tranne che sia guidata da “๐๐ฒ๐ฟ๐ถ๐๐ฎฬ” e “๐ป๐ผ๐ป ๐๐ถ๐ผ๐น๐ฒ๐ป๐๐ฎ”.
Per questo dico a Ceccardi: provi a superare la superficie, o le frasi da baci Perugina, e tenti lโimmersione nell’insegnamento di Gandhi e di figure come Martin Luther King, Mandela o i nostri Danilo Dolci, Aldo Capitini e Alex Langer, che hanno sposato il connubio tra veritร e nonviolenza quale unica porta per il ๐๐ฒ๐ฟ๐ผ ๐ฐ๐ฎ๐บ๐ฏ๐ถ๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ, in senso, appunto, gandhiano.
Piรน che citare Gandhi, tenti di diventare come lui. Scriveva il Mahatma che ยซsono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fin tanto che non vengono trasformati in ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondoยป.
Ceccardi, prima di rendere Gandhi un salviniano – impresa impossibile! – provi a rendere se stessa una gandhiana. E non, cortesemente, ad un mesetto dal voto. Perchรฉ ha il sapore di una ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฎ ๐ถ๐ป ๐ด๐ถ๐ฟ๐ผ elettorale.
Sempre citando Gandhi: ยซIl bene che pare derivare dalla violenza รจ solo apparente; il male che ne deriva rimane per sempreยป. E chi lo ha subito, ha buona ๐บ๐ฒ๐บ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ, aggiungerei.