IL FUTURO DELLE APUANE

Ho partecipato con molto entusiasmo alla manifestazione organizzata da Fridays for future ed Extinction Rebellion per la tutela delle Alpi Apuane contro la devastazione dell’industria estrattiva. Invito tutte voi e tutti voi, chi potrà, ad esserci.

I 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶 stanno mostrando ai meno giovani l’unica strada per un vero sviluppo sostenibile dell’area apuana: il superamento della monocoltura del marmo.

Su questo in Consiglio regionale troveranno in me e negli altri eletti di Toscana a Sinistra gli 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗶 interlocutori. Siamo rimasti i soli a volere un’altra politica sul tema cave e cioè un radicale contingentamento dei volumi escavati, da calibrare rispetto alle capacità di lavorazione della filiera locale, a partire da quella artistica e artigianale, e non in base alle esigenze del mercato globale.

Questo significa 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 per sempre l’escavazione dedicata al carbonato di calcio e all’industria degli inerti. E significa fermare ogni attività interna e contigua al perimetro del Parco, dato che Parco e cave non sono in alcun modo compatibili. Ambiente, sicurezza e lavorazione in loco sono l’unica strada possibile per salvare un bene comune dell’umanità come le Alpi apuane.

Lo 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 economico dell’area di Massa e Carrara, così come della Lunigiana, deve passare da una reindustrializzazione ecologica e verde, dall’economia circolare e dal turismo sostenibile, culturale e ambientale.

Non parliamo di utopie, ma di 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗲 differenti da quelle fatte negli ultimi trent’anni.

Gli altri candidati ad esempio non hanno un piano per 𝗿𝗶𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 le montagne, noi sì. Pur dall’opposizione abbiamo già fatto approvare una proposta di legge di Toscana a Sinistra per aiutare l’agricoltura contadina ed eliminare burocrazia e costi per chi vuole coltivare e trasformare i propri prodotti in aree montane o per aiutare nell’acquisto della prima casa in queste aree e faremo in modo di potenziare e sviluppare questo tipo di progettualità. Oltre a misure a favore del turismo diffuso.

Questa manifestazione mi ha dato una grande carica di energia. Ho potuto ascoltare e supportare, insieme, la migliore gioventù. Quella che al posto di una giornata al mare, sceglie di manifestare nella Firenze d’agosto per ciò in cui 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗲