mimmo lucano

Domenico Lucano non avrebbe dovuto essere arrestato, lo ha chiarito il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria. In una regione che ha il record nazionale di comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, anziché imitare il modello virtuoso di Riace si è pensato bene di arrestarne il sindaco, un uomo che aveva ridato vita ad un paese destinato al definitivo spopolamento. E di arrestarlo sulla base di un «quadro giudiziario inconsistente», fondato su «elementi congetturali e presuntivi».

Colpendo Mimmo non si è voluto colpire “un simbolo” dell’accoglienza ma un’esperienza concreta di integrazione che durava da oltre venti anni. La si è voluta colpire proprio perché funzionava a meraviglia, togliendo così ogni argomento a chi costruisce la propria fortuna elettorale sulla paura dei migranti.

Ma Riace resta la dimostrazione più evidente che si può vivere in maniera diversa e migliore per tutti, per chi è nato qui e per chi è venuto da altrove.